Comitato Locale per il NO referendum Costituzione
Ivrea giovedi 18 febbraio alle ore 21 allo ZAC! (MOVICENTRO -STAZIONE) Incontro pubblico per costituire un Comitato Locale per il NO nel referendum sulle modifiche alla Costituzione INVITO rivolto a tutti coloro che hanno cuore la Costituzione e le sorti della nostra democrazia
“Salvaguardare la democrazia oggi è garantire la propria libera voce domani. Diciamo no alle legge oltraggio che, calpestando la volontà del corpo elettorale, instaura un regime politico fondato sul governo del partito unico!”
Questo è uno degli slogan utilizzati dal Coordinamento Democrazia Costituzionale costituitosi il 24 febbraio 2015 e che ha dato vita al “Comitato per il NO nel referendum sulle modifiche alla Costituzione” presieduto da Gustavo Zagrebelsky. Ora che la legge elettorale e la “contro” riforma costituzionale sono state approvate dal Parlamento l'attività del Comitato entra nel vivo per dare vita ad una campagna referendaria che richiederà impegno e passione. Su sollecitazione del Coordinamento Nazionale stanno nascendo numerosi Comitati locali. Un gruppo di cittadini eporediesi, in seguito ad un primo incontro informale organizzato con il passaparola, ha deciso di costituire un Comitato Locale intercomunale fondato sulla salvaguardia della Carta Costituzionale. Si è pensato quindi di convocare un incontro pubblico presso lo Zac (Movicentro) di Ivrea il giorno 18 febbraio alle ore 21. In questo primo incontro verrà fatto il punto sulla situazione attuale e si organizzerà la campagna referendaria e le linee di azione condivise con la regia nazionale. Verrà inoltre istituito un gruppo di coordinamento locale e si raccoglieranno le adesioni al comitato referendario.
La modifica approvata rischia di alterare l’equilibrio dei poteri, che è un cardine della nostra Costituzione, spostando l’asse istituzionale a favore del Governo espresso da un unico partito ed in particolare determinando una inusitata concentrazione di potere nelle mani del Presidente del Consiglio a scapito delle minoranze, della rappresentatività e del libero dissenso. La (contro)riforma istituzionale, inaccettabile per il metodo e per i contenuti, abbinata alla legge elettorale già approvata (Italicum), riduce la partecipazione democratica, limita fortemente le autonomie regionali e locali e dissolve l’identità della Repubblica nata dalla Resistenza.
Partecipate numerosi!