Sulla ferrovia si può fare di più
Oggi pomeriggio (lunedì) Legambiente e i pendolari dell’associazione utenti ferrovia Chivasso-Ivrea-Aosta incontreranno il sindaco Carlo Della Pepa e a lui esprimeranno tutte le perplessità sul recente incontro avuto con gli assessori regionali ai Trasporti del Piemonte e della Valle d’Aosta. Certo, qualche passo avanti è stato compiuto verso la riqualificazione della tratta ferroviaria, ma si può fare di più.
Non piace la soluzione dei treni bimodali, giudicata sbagliata e inefficace, dai tempi biblici, e che soprattutto non è affatto certo che possa andare a buon fine.
«Ricordiamo che questa soluzione era stata annunciata dall’assessore ai trasporti valdostano Marguerettaz in occasione del convegno sulla ferrovia svoltosi a Chivasso nel novembre 2011 - commentano i circoli di Legambiente e le associazioni dei pendoalri del Canavese e della Valle d’Aosta -. Più di tre anni dopo, la situazione che si presenta è la seguente: dopo un iter travagliatissimo, la Regione Valle d'Aosta è riuscita solo nel novembre 2014 ad assegnare la gara per l’acquisto di 5 treni (ma ne servono almeno 8) e però non si sa se i fondi per acquistarli siano ancora disponibili o meno». Per stornare i 27 milioni dal progetto della lunetta di Chivasso e dirottarli sui treni bimodali, infatti, il Governo aveva emanato un decreto, con la condizione di assegnare la gara d’appalto entro il 31/12/2013. Se quei soldi siano ancora disponibili nessuno ha mai fatto chiarezza.
Legambiente e le associazioni dei pendolari nel documento inviato ai sindaci, che alcuni consigli comunali hanno già approvato, avevano infatti indicato altre priorità per la ferrovia, con al primo posto il raddoppio selettivo dei binari da Chivasso a Ivrea, seguito dalla riduzione dei passaggi a livello, il completamento del quarto binario alla stazione di Ivrea, e l’elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta. «Inoltre si era avanzata la proposta di organizzare un convegno interregionale coinvolgendo il Governo nazionale - ricordano ancora Legambiente e i pendolari -. Di tutto questo non abbiamo trovato traccia nel comunicato degli assessori, che accenna invece al realismo per utilizzare al meglio le risorse disponibili».
Rappresenta, invece, un passo avanti per i 5.000 pendolari della tratta il fatto che le due Regioni siano tornati a parlarsi e che gli assessori Francesco Balocco e Aurelio Marguerettaz intendano lavorare a un nuovo Accordo di programma quadro visto che quello attualmente in vigore, firmato nel 2008, era incentrato sull’ormai defunto progetto della lunetta di Chivasso. «Anche l’accenno degli assessori alla obsolescenza dello studio Caposio, che favoleggiava nuovi tracciati in Valle d’Aosta con costi per centinaia di milioni- concludono Legambiente e le associazioni dei pendolari - rappresenta un ulteriore elemento positivo. Al suo posto, molto più seriamente, si parla di intervenire per ridurre il numero dei passaggi a livello».